20240325 0410 - Rai3 HD - Fuori Orario_ Cose (mai) viste

I mille volti di Eva - Immagini femminili nel cinema - Appassionatamente Andata in onda tra il 28 agosto e il 27 settembre del 1978 e poi mai più riproposta, “I mille volti di Eva“ fu una trasmissione fatta da donne che ripensa i ruoli e le immagini che hanno segnato il femminile nella storia del cinema. (1978) Regia: Rosalia Polizzi. Un programma di: Tilde Capomazza e Rosalia Polizzi con la collaborazione di Ada Acquaviva. Testi: Mariuccia Ciotta I mille volti di Eva - Immagini femminili nel cinema - Amori sacri e amori profani Andata in onda tra il 28 agosto e il 27 settembre del 1978 e poi mai più riproposta, “I mille volti di Eva“ fu una trasmissione fatta da donne che ripensa i ruoli e le immagini che hanno segnato il femminile nella storia del cinema. (1978) Regia: Rosalia Polizzi. Un programma di: Tilde Capomazza e Rosalia Polizzi con la collaborazione di Ada Acquaviva. Testi: Mariuccia Ciotta I mille volti di Eva - Immagini femminili nel cinema - Donne inquietate e uomini spaventati Andata in onda tra il 28 agosto e il 27 settembre del 1978 e poi mai più riproposta, “I mille volti di Eva“ fu una trasmissione fatta da donne che ripensa i ruoli e le immagini che hanno segnato il femminile nella storia del cinema. (1978) Regia: Rosalia Polizzi. Un programma di: Tilde Capomazza e Rosalia Polizzi con la collaborazione di Ada Acquaviva. Testi: Mariuccia Ciotta Pt.7 - Il giorno della pace Il ciclo La TV di Liliana Cavani prosegue riproponendo al pubblico un documentario meno noto della regista ma, come i precedenti lavori, di grande interesse e di indubbia maestria, “Il giorno della pace“. Siamo ancora nel 1965, sono passati vent’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale e, dopo le lacerazioni della guerra, l’Europa vive una stagione di pace e di prosperità. Il trauma della guerra ha diviso le generazioni: i padri testimoni o vittime della violenza, della persecuzione e delle immani privazioni; i figli proiettati verso il futuro, cresciuti nel benessere e molto spesso smemorati. Mentre i primi conservano viva la memoria di quanto è accaduto, i secondi si vogliono gettare alle spalle la tragedia della guerra e guardare avanti. Un abile montaggio di interviste alternate mette in luce le contraddizioni di quell’eccezionale periodo storico, gli anni Sessanta. Sono gli anni della Swining London, dell’ottimismo, e di un’Europa che ha superato con un grande balzo l’austerità degli anni di guerra e del dopoguerra. Ma a che prezzo? Liliana Cavani, insieme a Massimo Bernardini ricorda come nacque quel documentario e per rispondere a quali domande. E racconta lo stupore, per chi come lei aveva vissuto la guerra, di vedere come un evento così recente fosse stato velocemente avvolto nell’oblio. Come sempre, Giovanni De Luna inquadra il lavoro della Cavani nel contesto storico, evidenziando le luci e le ombre di quegli anni Sessanta in cui i “giovani“ sono diventati un fondamentale soggetto politico, culturale ed economico, motore di una società che di lì a pochi anni, con il ’68, vorranno rovesciare.