“Giovinezza“ - Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista e del fascismo
“Giovinezza“, il più celebre inno al fascio, fu composto nel 1909 a Torino, dallo studente Giuseppe Blanc con l'amico Nino Oxilia, e non aveva nulla a che vedere con il fascismo (che sarebbe nato dieci anni dopo), ma era un canto con testo assai diverso, riguardante l'addio agli studi. In seguito il testo subì tantissimi cambiamenti, inno degli alpini sciatori, degli Arditi durante la Grande Guerra, degli squadristi del primo fascismo, addirittura degli anarco-comunisti degli Arditi del Popolo, e poi del fascismo (inno trionfale del Partito Nazionale Fascista), fino a canto dalla RSI. Il testo cambiò profondamente molte volte, ma a cambiare non furono mai la musica e il ritornello, quel “Giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza!“ che così bene rappresentava gli ideali del fascismo. Qui lo pubblico nella versione più famosa, con il testo “trionfale“ scritto da Salvador Gotta negli anni Venti, e cantata dal celebre tenore recanatese Beniamino Gigli.
TESTO DELLA CANZONE:
Salve o popolo di eroi,
salve o Patria immortale,
son rinati i figli tuoi
con la fe' nell'ideale!
Il valor dei tuoi guerrieri
la vision dei tuoi pionieri
la vision dell‘Alighieri
oggi brilla in tutti i cuor!
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza!
nella vita e nell‘asprezza, il tuo canto squilla e va!
Dell‘Italia nei confini
son rifatti gli Italiani,
li ha rifatti Mussolini
per la guerra di domani!
Per la gioia del lavoro
per la pace e per l‘alloro
per la gogna di coloro
che la Patria rinnegar!
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza!
nella vita e nell‘asprezza, il tuo canto squilla e va!
I poeti e gli artigiani
i signori e i contadini,
con orgoglio di Italiani
giuran fede a Mussolini!
Non v‘e‘ povero quartiere
che non mandi le sue schiere,
che non spieghi le bandiere
del fascismo redentor!
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza!
nella vita e nell‘asprezza, il tuo canto squilla e va!
(In questa versione dell'inno manca il celebre motto squadrista “E per Benito Mussolini, eja eja alalà!“, presente in altre versioni dopo il ritornello)
[VIDEO, COME SEMPRE, CARICATO A FINE UNICAMENTE STORICO E DIVULGATIVO, SENZA NESSUNA ADESIONE AD IDEALI POLITICI]